Ciascuno vive la primavera in modo differente, c’è chi si sente sempre stanco e chi invece si sente pieno di vita: e in gravidanza cosa succede?
In primavera, le giornate sono più lunghe e le temperature sono più miti e per le donne incinta questo può essere un toccasana, ma non per tutte: c’è chi, infatti, che proprio a causa delle giornate più lunghe si sente fisicamente abbattuto.
Questo è dovuto al cambio di ritmi sancito anche dal ritorno dell’ora legale, che conduce l’organismo a riorganizzare l’orologio biologico interno. Inoltre bisogna fare i conti con l’arrivo del caldo e quindi bisogna adattarsi in fretta alle nuove temperature. In queste condizioni una donna incinta è facile che si senta debole e stanca poiché il caldo porta con sé una maggiore sudorazione e quindi una perdita maggiore di liquidi, vasodilatazione e nel peggiore dei casi cali di pressione e disidratazione. In gravidanza poi, la cute, è più vascolarizzata e di conseguenza si avverte caldo con maggior facilità.
La primavera è spesso sinonimo di allergie stagionali che accentuano maggiormente la stanchezza: la congestione nasale non permette di dormire bene durante la notte, mentre la rinite e la congiuntivite ostacolano le attività durante il giorno.
Per contrastare tutte queste incombenze primaverili ecco qualche consiglio:
- Se si soffre di allergie, farsi prescrivere dal medico una terapia per donne in gravidanza. Come spray antistaminici o cortisonici che non sono pericolosi per il feto. Inoltre si consiglia di evitare i luoghi dove sono presenti gli allergeni.
- Riposarsi di più o magari cercare di fare un riposino pomeridiano;
- Bere di più per contrastare la disidratazione e assumere i liquidi necessari durante la gravidanza.
- Mangiare poco e spesso in modo da evitare cali glicemici e mai prima di andare a letto la sera;
- Introdurre sali minerali persi durante la sudorazione, soprattutto magnesio e potassio indispensabili durante la gravidanza, che se assentim accentuano la stanchezza;
- Evitare luoghi caldi e affollati in quanto possono provocare vasodilatazione, cali di pressione o addirittura svenimenti.